INTRODUZIONE

L’infinita lista delle specialità gastronomiche tipiche di ogni lembo del territorio italico declina nella regione del “gusto” l’insieme di tradizioni, storia e maestrìa artigianale che rendono unica e irripetibile  la bellezza dello Stivale.

Tra le infinite, una specialità costituisce essa stessa l’unica testimonianza tangibile del passato di un borgo altrimenti perduto per sempre: il Mandurlin dal Pont, dove Pont è la forma dialettale di Ponte, a sua volta la forma abbreviata popolare di Pontelagoscuro, il paese borgo antico situato a nord di Ferrara in riva al fiume Po.

I bombardamenti del 1944 hanno cancellato ogni traccia dell’antico borgo fluviale: la chiesa del 1600, la via Coperta, le industrie, il porto, il ciottolato delle strade sono irrimediabilmente scomparsi e di tutto ciò non resta altro che qualche decina di cartoline ingiallite, i racconti e i ricordi che ne rallentano l’oblio.

Testimone di questo ricco passato è dunque  il Mandurlin dal Pont, unico vero e vivo ponte con la memoria del borgo, esemplare di prodotto tipico di un Paese perduto ma, nonostante tutto, ancor vivo.


I PONTI DI PONTELAGOSCURO

Ponte stradale sul Po a Pontelagoscuro 1912
Ponte stradale sul Po a Pontelagoscuro. Sullo sfondo la facciata dell’antica chiesa parrocchiale di Pontelagoscuro
Ponte ferroviario sul Po tra Pontelagoscuro e Santa Maria Maddalena

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